Negli anni 80 la famiglia Federiconi decise di dare vita al suo sogno.
Claudio Federiconi, titolare insieme al fratello David dell’Albergo Ristorante Il Castellaccio della frazione di Piccione (Perugia), ha dedicato la sua vita alla ristorazione. Originario di Trevi (in provincia di Perugia), Claudio cominciò la sua carriera lavorando in giro per l’Italia: nel 1970 a Bellaria, poi a Terni e nel Gargano per approdare con la famiglia nella capitale.
Qui continuò la sua attività come cameriere in diversi ristoranti, apprendendo i primi rudimenti nella conduzione della cucina.
L’idea era quella di aprire un ristorante di pesce in un momento in cui quasi nessuno osava cimentarsi, facendo tesoro della esperienza acquisita presso il locale di suo cognato a Fiumicino.
Nel 1981, si unì all’avventura anche il fratello David con la sua famiglia, la moglie e le figlie che, insieme alla moglie e ai figli di Claudio, formano una bella brigata.
Nel 2000 decidono di comune accordo di acquistare la proprietà, inclusi i terreni circostanti coltivati a uliveto. Volevano ristrutturarla e aggiungere ogni comfort.
Oggi la proprietà include il ristorante, la sala banchetti, l’albergo completamente rinnovato, dotato di piscina per il relax nelle calde giornate stive. Accanto alla piscina, una zona idromassaggio e una piccola cascata, per rendere ancora più piacevoli i bagni rinfrescanti per degli ospiti. Inoltre, un bar completamente attrezzato offre la possibilità di organizzare aperitivi stivi e feste private sotto le stelle.
Dalla terrazza panoramica sopra il ristorante – ma anche stando immersi nella piscina o comodamente sdraiati sui lettini a disposizione degli ospiti si può ammirare un panorama a 360 gradi che abbraccia tutta la media Val Tiberina, i campanili delle chiese di San Pietro e San Costanzo di Perugia, il monte Subasio dietro Assisi e la Rocca di Spoleto.
In effetti , Il Castellaccio costituisce una base ideale per visitare i luoghi più belli dell’ Umbria come Gubbio e Assisi, raggiungibili a pochi minuti di distanza.
La nostra cucina è un concentrato di sapore di mare con golose incursioni nella gastronomia umbra della tradizione .
“Circa i tre quarti delle nostre proposte riguardano il pesce , grazie anche alla cultura acquisita in tanti anni . Poi però c’è anche l’anima umbra che reclama i suoi spazi”.
Il menù del Castellaccio è tutto punteggiato di riferimenti ai piatti tipici di questa terra. A cui si aggiunge la possibilità di gustare una buona pizza cotta nel forno a legna.
Altra grande attrazione del Castellaccio è la carne di Chianina, pregiata razza bovina autoctona di queste zone. Tra gli antipasti del menù troviamo Fantasia un mix di sei tipi di pesce che rappresenta la proposta tradizionale del Castellaccio: insalata di mare con pomodorini e rucola, piatto di crudo con carpaccio, ostriche, scampetti e gamberi rosa, marinata di cozze e vongole.
Se si prediligono invece i sapori di terra, si può optare per la norcineria affettata a mano ( prosciutto , salame , capocollo, coppa di testa accompagnati da sottoli, crostini e pecorino).
Si può scegliere anche tra crostini misti al tartufo, pecorino con il miele o flan di pecorino con crema di ceci.
Il tartufo, naturalmente, è quello delle colline umbre: scorzone estivo per le preparazioni che richiedono cottura e bianco solo nella stagione autunnale.
Passando ai primi piatti, si potranno gustare ottimi spaghetti alle vongole veraci, taglierini allo scoglio, risotto alla pescatora, ravioli di sepia alla crema di scampi, rigatoni all’astice…
Se la preferenza va invece ai primi “di terra”, la scelta spazia tra gnocchi al tartufo negro di Norcia, tagliatelle fatte in casa al ragù bianco di chianina, ravioli pomodoro e provola, tagliatelle ai porcini o al ragù d’oca o una buona zuppa di farro.
Tra i secondi di pesce, la cucina propone la classica frittura e grigliata mista, gli scampi arrosto, i calamari alla griglia o alla brace, il pesce al forno o al sale, l’astice bollito con diverse salse di accompagnamento.
E, per chi preferisce la carne, la tagliata, gli arrosti, la carne alla brace , agnello scottadito , il lombetto di maiale al forno.
La carta dei vini predilige le produzione umbre anche se la scelta spazia tra le migliori etichette di tutta italia. Tra i bianchi del territorio, Orvieto classico e superiore o Cervaro della Sala e, tra i rossi, Sagrantino o Rosso di Montefalco.
Il capitolo dolci non è da meno, come qualità e scelta. Una leggerissima millefoglie caramellata con crema chantilly, il bacio al cioccolato, omaggio al celebre cioccolatino di Perugia, la crème brulée casalinga, oltre alle crostate e alle frolle da accompagnare al caffè.
Il menù in realtà spazia tra mille altre proposte, sia di carne che di pesce.
In occasione di cerimonie e banchetti, che vengono organizzati al piano superiore, nella grande sala affacciata su un’Umbria che toglie il fiato, la famiglia Federiconi allestisce un lungo buffet con i vari “angoli” dedicati. C’è l’angolo del rustico ( norcineria, crostini, frittate e verdure grigliate ), quello del pane, quello del mare e quello delle fritturine e stiamo parlando solo degli antipasti. Poi ci sono i primi, i secondi e la torta, anche questa preparata su ordinazione in base all’occasione.
“E’ un lavoro appassionante insieme faticoso che ci coinvolge tutti in famiglia. E nonostante le difficoltà, rappresenta la nostra ricchezza”.